OBIETTIVO CRESCITA: CONFINDUSTRIA E CNR FIRMANO PATTO PER R&I
Roma, 20 febbraio 2013 - L'intelligenza e la conoscenza, cioè la ricerca e l'innovazione, sono la via insostituibile per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Con questa convinzione Confindustria e CNR hanno sottoscritto un Patto per intensificare la collaborazione su progetti di ricerca industriale e di diffusione dell’innovazione, come risposta alle esigenze tecnologiche e economiche delle imprese, soprattutto pmi.
Tra i punti essenziali dell’intesa:
- lo sviluppo di cluster tecnologici e di attività di ricerca di eccellenza anche per attrarre investimenti;
- il potenziamento degli strumenti per rafforzare il trasferimento tecnologico;
- la definizione di modelli efficienti di gestione della proprietà intellettuale.
Gli obiettivi sono di estendere a tutte le imprese, in particolare le pmi, le esperienze positive di collaborazione già consolidate in questi anni e la definizione di collaborazioni strutturali nell’ambito delle quali promuovere una reale mobilità anche dei ricercatori del CNR e delle imprese. Un focus specifico sarà dedicato alla partecipazione ai programmi europei di R&I, individuando i settori prioritari sui quali concentrare le attività e la collaborazione.
Si sta anche lavorando all’integrazione della Mappa delle Competenze in R&I realizzata da Confindustria con l’analisi delle competenze presenti all’interno del CNR: si avrà così un primo importante strumento per definire un sistema di analisi dei territori fondamentale per individuare le specializzazioni richiamate dalle nuove politiche di Europa 2020.
“Con la firma di questo patto – spiega Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria – mettiamo a disposizione del Paese un ulteriore segnale di forte spinta in direzione dell’obiettivo crescita. Le imprese e il sistema pubblico di ricerca si mettono in gioco direttamente e si aspettano ora un impegno altrettanto serio dal prossimo Governo per un programma concreto di R&I”.
Luigi Nicolais, presidente del CNR, sottolinea che: “CNR e Confindustria credono fortemente in un modello di crescita basato sulla ricerca e l’innovazione e il Patto è anche un invito per il futuro Governo a sostenere, senza alcuna incertezza, un modello di sviluppo costruito sulla conoscenza, l’unico capace di assicurare al paese un futuro migliore. Sono moltissime le opportunità di innovazione per le aziende piccole, medie e grandi che possono e devono essere messe a fattor comune - prosegue Nicolais - con il Patto vogliamo creare un legame ancora più stretto tra i nostri istituti e le imprese innovative”.
“Siamo tutti consapevoli che ricerca e innovazione sono essenziali leve di sviluppo – aggiunge Diana Bracco, vicepresidente per ricerca e innovazione di Confindustria – Con questo accordo tra pubblico e privato abbiamo voluto individuare alcune azioni concrete da fare insieme per sostenere la crescita delle imprese e del paese. In quest’ottica, ad esempio, si inseriscono i progetti congiunti di ricerca orientati specificatamente alle PMI, la creazione di un sito web delle opportunità di collaborazione e la promozione della mobilità dei ricercatori tra Cnr e sistema delle imprese”.